Sicurezza in ascensore al tempo di COVID 19

La cabina dell’ascensore è uno spazio ristretto, e specie nei piccoli ascensori presenti nei moderni condomini mantenere le distanze di sicurezza che oggi ci sono richieste sarebbe impossibile.

E‘ quindi certamente necessario salire uno alla volta indossando sempre la mascherina e i guanti protettivi. Ma il dubbio che l'aria della cabina potrebbe essere stata contaminata da qualcuno, magari asintomatico, che ha presol'ascensore prima di noi può rimanere, ma è corretto?

In molte situazioni il vano di corsa dell'ascensore è dotato, nella sua parte più alta, di un'apertura, un camino nel gergo dei tecnici, utilizzata per scaricare nell'aria libera il fumo che potrebbe formarsi in caso di un incendio, a cui si aggiungono i fori in testata per il passaggio delle funi.

Queste aperture, oltre alle loro funzioni antincendio, sono utili anche per il normale ricambio dell'aria nel vano ascensore:

quando la cabina sale comprime l'aria sopra di sé spingendola verso l'esterno, quando scende crea una depressione, aspirando aria fresca dall'esterno verso l'interno del vano.

Negli impianti più recenti, la cabina è dotata di specifiche aperture di ventilazione che, sfruttando il movimento salita/discesa, consentono il ricambio dell'aria al suo interno aspirando aria fresca dal vano.

In quelli più vecchi non sempre sono previste specifiche aperture di ventilazione, ma le porte di cabina non hanno guarnizioni in gomma e consentono normalmente un discreto ricambio attraverso le ante accostate.

E per concludere, occorre notare che le porte di piano e cabina hanno sempre un'altezza di almeno 2 metri e una larghezza variabile, ma quasi equivalente alla larghezza o alla profondità della cabina. Inoltre il tempo di imbarco è di circa 15-30“, e questo consente un ulteriore scambio d'aria tra la cabina e il piano di imbarco. Per i più scettici comunque un’alternativa c’è, anzi ci sono: le scale, un’occasione per fare un po' di movimento in questo periodo di forzata inattività fisica.